Ordinanza n. 793 del 1988

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ORDINANZA N.793

ANNO 1988

 

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

composta dai signori Giudici:

Prof. Francesco SAJA, Presidente

Prof. Giovanni CONSO

Prof. Ettore GALLO

Dott. Aldo CORASANITI

Prof. Giuseppe BORZELLINO

Dott. Francesco GRECO

Prof. Renato DELL'ANDRO

Prof. Gabriele PESCATORE

Avv. Ugo SPAGNOLI

Prof. Francesco Paolo CASAVOLA

Prof. Antonio BALDASSARRE

Prof. Vincenzo CAIANIELLO

Avv. Mauro FERRI

Prof. Luigi MENGONI

Prof. Enzo CHELI

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

 

nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 608 del codice di procedura civile, promosso con ordinanza emessa il 16 novembre 1987 dal Pretore di Finale Ligure nel procedimento civile vertente tra Imassi Sergio e Franco Pier Giuseppe, iscritta al n. 53 del registro ordinanze 1988 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 9, prima Serie speciale, dell'anno 1988.

Udito nella camera di consiglio del 9 giugno 1988 il Giudice relatore Francesco Paolo Casavola.

Ritenuto che il Pretore di Finale Ligure, con ordinanza emessa il 16 novembre 1987, ha denunciato, in riferimento all'art. 42, secondo comma, della Costituzione, nel combinato disposto con gli artt. 1, 2, 3, secondo comma, 29, 31, 36 e 47, secondo comma, della Costituzione, l'illegittimità costituzionale dell'art. 608 del codice di procedura civile;

che il giudice rimettente si limita a trascrivere un precedente provvedimento, emesso in data 21 novembre 1981, dalla stessa Autorità rimettente in causa Bergallo contro Milano.

Considerato che il giudice a quo ha omesso qualsiasi motivazione sia in ordine alla rilevanza sia in ordine alla non manifesta infondatezza, limitandosi a trascrivere altra ordinanza di rimessione e, quindi, a motivare per relationem, con ciò eludendo il precetto dell'art. 23, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, che fa obbligo al giudice a quo di esporre nell'ordinanza di rimessione i termini ed i motivi della questione (v., fra le più recenti, sent. n. 128 del 1987; ordd. nn. 204, 281 e 306 del 1986 e n. 511 del 1987);

che, comunque, la questione sollevata con l'ordinanza alla quale il Pretore fa riferimento nella motivazione relativa al presente giudizio é stata dichiarata da questa Corte, con ordinanza del 10 dicembre 1987 n. 571, manifestamente inammissibile in quanto il giudice a quo richiedeva una decisione additiva, legata alla scelta discrezionale tra molteplici, possibili interventi a favore del conduttore, attività questa riservata al legislatore;

che, pertanto, per le ragioni sopraesposte, il giudizio relativo alla proposta questione non può essere ammesso.

Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9 delle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.

 

PER QUESTI MOTIVI

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell'art. 608 del codice di procedura civile, sollevata, in riferimento all 'art . 42 , secondo comma, nel combinato disposto con gli artt. 1, 2, 3, secondo comma, 29, 31, 36 e 47, secondo comma, della Costituzione, dal Pretore di Finale Ligure con l'ordinanza indicata in epigrafe.

Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 22/06/88.

 

Francesco SAJA - Francesco Paolo CASAVOLA

 

Depositata in cancelleria il 07/07/88.