Ordinanza dibattimentale 20 ottobre (sent. n. 221)

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Ordinanza allegata alla Sentenza 5 novembre 2015, n. 221

 

ORDINANZA 20 OTTOBRE

ANNO 2015

 

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori:

-           Alessandro                 CRISCUOLO                                   Presidente

-           Giuseppe                    FRIGO                                                Giudice

-           Paolo                          GROSSI                                                    

-           Giorgio                       LATTANZI                                               

-           Aldo                           CAROSI                                                    

-           Marta                          CARTABIA                                              

-           Mario Rosario             MORELLI                                                 

-           Giancarlo                    CORAGGIO                                             

-           Giuliano                      AMATO                                                    

-           Silvana                        SCIARRA                                                 

-           Daria                           de PRETIS                                                

-           Nicolò                         ZANON                                                    

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

Visti gli atti relativi al giudizio di legittimità costituzionale introdotto con ordinanza del Tribunale ordinario di Trento, depositata il 20 agosto 2014 (reg. ord. n. 228 del 2014);

rilevato che hanno depositato atti di intervento l’Associazione Radicale Certi Diritti, nonché la Associazione ONIG ‒ Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere, la Fondazione Genere Identità Cultura, l’Associazione ONLUS MIT ‒ Movimento d’Identità Transessuale e l’Associazione di Volontariato Libellula.

Considerato che nessuno di tali intervenienti è parte del giudizio principale;

che la costante giurisprudenza di questa Corte (tra le tante, le ordinanze allegate alla sentenza n. 134 del 2013 e all’ordinanza n. 318 del 2013) è nel senso che la partecipazione al giudizio di legittimità costituzionale è circoscritta, di norma, alle parti del giudizio a quo, oltre che al Presidente del Consiglio dei ministri e, nel caso di legge regionale, al Presidente della Giunta regionale (artt. 3 e 4 delle norme integrative per i giudizi dinanzi alla Corte costituzionale);

che a tale disciplina è possibile derogare − senza venire in contrasto con il carattere incidentale del giudizio di costituzionalità − soltanto a favore di soggetti terzi che siano titolari di un interesse qualificato, immediatamente inerente al rapporto sostanziale dedotto in giudizio e non semplicemente regolato, al pari di ogni altro, dalla norma o dalle norme oggetto di censura;

che, pertanto, l’incidenza sulla posizione soggettiva delle parti intervenienti non deve derivare, come per tutte le altre situazioni sostanziali governate dalla legge denunciata, dalla pronuncia della Corte sulla legittimità costituzionale della legge stessa, ma dall’immediato effetto che la decisione della Corte produce sul rapporto sostanziale oggetto del giudizio a quo;

che, nel giudizio da cui trae origine la questione di legittimità costituzionale in discussione, gli stessi intervenienti non rivestono l’anzidetta posizione di terzi legittimati a partecipare al giudizio dinanzi a questa Corte;

che, infatti, le suddette associazioni sarebbero investite soltanto da effetti riflessi della pronuncia di questa Corte sull’art. 1, comma 1, della legge 14 aprile 1982, n. 164 (Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso);

che, pertanto, gli interventi spiegati devono essere dichiarati inammissibili.

per questi motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

dichiara inammissibile l’intervento dell’Associazione Radicale Certi Diritti, nonché l’intervento dell’Associazione ONIG ‒ Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere, della Fondazione Genere Identità Cultura, dell’Associazione ONLUS MIT ‒ Movimento d’Identità Transessuale e dell’Associazione di Volontariato Libellula.

F.to: Alessandro Criscuolo, Presidente