Ordinanza n. 197 del 1983

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ORDINANZA N. 197

ANNO 1983

 

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori Giudici:

Prof. Leopoldo ELIA, Presidente

Dott. Michele ROSSANO

Prof. Antonino DE STEFANO

Prof. Guglielmo ROEHRSSEN

Avv. Oronzo REALE

Dott. Brunetto BUCCIARELLI DUCCI

Avv. Alberto MALAGUGINI

Prof. Livio PALADIN

          Dott. Arnaldo MACCARONE

          Prof. Antonio LA PERGOLA

Prof. Virgilio ANDRIOLI

Prof. Giovanni CONSO

Prof. Ettore GALLO,

          ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 2, lett. c, del d.P.R. 4 agosto 1978, n. 413 (Concessione di amnistia e indulto) e della legge 3 agosto 1978, n. 405 (legge di delegazione), promosso con ordinanza emessa il 30 agosto 1980 dal pretore di Nardò nel procedimento penale a carico di Rubino Gina ed altro, iscritta al n. 800 del registro ordinanze 1980 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 41 del 1981;

udito, nella camera di consiglio del 25 maggio 1983 il Giudice relatore Oronzo Reale.

Ritenuto che il pretore di Nardò, con ordinanza 30 agosto 1980, ha sollevato questione incidentale di legittimità costituzionale dell'art. 2, lett. c, del d.P.R. 4 agosto 1978, n. 413 e della legge 3 agosto 1978, n. 405, con riferimento agli artt. 55 e ss., 70 e ss. 79 e ss., 83 e ss., 101 e ss., e 3 della Costituzione.

Considerato che, come lo stesso giudice a quo dichiara nell'ordinanza di rinvio, viene riproposta, nel corso dello stesso giudizio, una questione di legittimità che dallo stesso giudice era stata sollevata, con l'ordinanza 19 gennaio 1978, e da questa Corte dichiarata infondata con la sentenza n. 49 del 1980;

che in considerazione del principio del ne bis in idem la riproposta questione risulta manifestamente inammissibile, in conformità a quanto questa Corte aveva già ritenuto con l'ordinanza n. 140 del 1973.

PER QUESTI MOTIVI

LA CORTE COSTITUZIONALE

dichiara manifestamente inammissibile la questione proposta con l'ordinanza in epigrafe.

Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 23 giugno 1983.

Leopoldo ELIA – Michele ROSSANO – Antonino DE STEFANO - Guglielmo ROEHRSSEN - Oronzo REALE – Brunetto BUCCIARELLI DUCCI – Alberto MALAGUGINI -  Livio PALADIN – Arnaldo MACCARONE -  Antonio LA PERGOLA - Virgilio ANDRIOLI - Giovanni CONSO – Ettore GALLO

Giovanni VITALE - Cancelliere

          Depositata in cancelleria il 29 giugno 1983.