Repubblica italiana

Corte Costituzionale

Ufficio Stampa

 

 

 

SULLE DIMISSIONI DEL

GIUDICE COSTITUZIONALE

PROF. ROMANO VACCARELLA

 

La Corte, in esito alla Camera di consiglio del 2 maggio 2007 ha adottato la seguente delibera:

 

“La Corte costituzionale,

 

considerato che alcuni quotidiani il 25 aprile e il 26 aprile u.s. hanno attribuito ad esponenti del Governo dichiarazioni relative alla posizione della Corte in tema di ammissibilità di referendum su leggi elettorali; e che a seguito di tali dichiarazioni non smentite, il Giudice costituzionale prof. Romano VACCARELLA ha per protesta il 30 aprile u.s. rassegnato le dimissioni dalla Corte;

            considerato che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha affermato il 29 e il 30 aprile u.s. la necessità del rispetto del ruolo istituzionale della Corte e della totale sua indipendenza ed autonomia, negate dalle dichiarazioni riportate dagli organi di stampa, il cui contenuto deve quindi considerarsi nella sostanza disapprovato dal Governo;

            considerato inoltre che il Presidente della Repubblica ha ricordato i suoi precedenti interventi sulla necessità dell’assoluto rispetto da ogni parte dovuto all’alta funzione di garanzia della Corte stessa; e che anche i Presidenti del Senato e della Camera hanno sottolineato l’indipendenza e l’autonomia della Corte;

            considerato che occorre ribadire la necessità che esponenti di altre Istituzioni evitino comportamenti denigratori della Corte, come le dichiarazioni suddette, e rispettino il suo ruolo di garanzia costituzionale, osservando il principio della divisione dei poteri;

            visto l’art. 17, comma 2, del Regolamento generale della Corte costituzionale;

DELIBERA

            all’unanimità, di non accettare le dimissioni del Giudice costituzionale prof. Romano VACCARELLA.”

 

dal Palazzo della Consulta, 2 maggio 2007