Ordinanza dibattimentalel 4 aprile 2017 (ord. n. 101 del 2017)

 CONSULTA ONLINE 

 

Ordinanza allegata all’Ordinanza 10 maggio 2017, n. 101

 

 

 

 

ORDINANZA 4 APRILE

ANNO 2017

 

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori:

- Paolo                           GROSSI                                           Presidente

- Alessandro                  CRISCUOLO                                    Giudice

- Giorgio                        LATTANZI                                              ”

- Aldo                            CAROSI                                                   ”

- Marta                           CARTABIA                                             ”

- Mario Rosario              MORELLI                                                ”

- Giancarlo                     CORAGGIO                                            ”

- Giuliano                       AMATO                                                   ”

- Silvana                         SCIARRA                                                ”

- Daria                            de PRETIS                                               ”

- Nicolò                          ZANON                                                   ”

- Franco                         MODUGNO                                            ”

- Augusto Antonio       BARBERA                                              ”

- Giulio                          PROSPERETTI                                        ”

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

Ritenuto che è intervenuto nel giudizio, con atto depositato il 9 agosto 2016, il sen. Roberto Calderoli, il quale ha sostenuto che dovrebbe poter accedere al giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato non solo il soggetto che ritiene di essere stato leso dalla condotta controversa, ma anche il soggetto al quale la condotta stessa è ascritta;

che, con memoria del 10 marzo 2017, l’interveniente ha contestato, altresì, l’applicabilità, nel giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, dell’art. 4 delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale, in base al quale il deposito dell’atto di intervento risulterebbe tardivo;

che, secondo la difesa del sen. Calderoli, il termine per l’intervento dovrebbe essere quello previsto dall’art. 10 o dall’art. 24 delle medesime norme integrative, o, in subordine, quello stabilito dagli artt. 28, comma 2, e 50, comma 3, del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104;

che, in via di ulteriore subordine, l’interveniente chiede di essere rimesso in termini per errore scusabile ai sensi dell’art. 37 del citato decreto legislativo.

Considerato che l’art. 24 delle norme integrative, nel disciplinare il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, rinvia espressamente all’art. 4 delle medesime norme integrative;

che, pertanto, anche in detto giudizio l’atto di intervento deve essere depositato non oltre venti giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’atto introduttivo: termine che, per costante giurisprudenza di questa Corte, ha natura perentoria;

che neppure sussistono i presupposti per la rimessione in termini richiesta dall’interveniente.

per questi motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

dichiara inammissibile l’intervento del sen. Roberto Calderoli.

  F.to: Paolo Grossi, Presidente