Ordinanza n. 717 del 1988

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ORDINANZA N.717

ANNO 1988

 

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

composta dai signori Giudici:

Prof. Francesco SAJA, Presidente

Prof. Giovanni CONSO

Prof. Ettore GALLO

Dott. Aldo CORASANITI

Prof. Giuseppe BORZELLINO

Dott. Francesco GRECO

Prof. Renato DELL'ANDRO

Prof. Gabriele PESCATORE

Avv. Ugo SPAGNOLI

Prof. Francesco Paolo CASAVOLA

Prof. Antonio BALDASSARRE

Prof. Vincenzo CAIANIELLO

Avv. Mauro FERRI

Prof. Luigi MENGONI

Prof. Enzo CHELI

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

 

nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 6, punto 3, lettera c), della legge della Regione Veneto 16 aprile 1985, n. 33, (Norme per la tutela dell'ambiente) promosso con ordinanza emessa il 12 maggio 1987 dal Pretore di Caprino Veronese nel procedimento penale a carico di Tinelli Mario ed altro, iscritta al n. 395 del registro ordinanze 1987 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 39/1a ss. dell'anno 1987; visto l'atto di intervento della Regione Veneto;

udito nella camera di consiglio del 24 febbraio 1988 il Giudice relatore Francesco Greco.

Ritenuto che il Pretore di Caprino Veronese ha sollevato questione incidentale di legittimità costituzionale dell'art. 6, punto 3, lett. c), della legge della Regione Veneto 16 aprile 1985, n. 33, nella parte in cui esclude la necessita dell'autorizzazione per lo spargimento di liquami e fanghi derivanti da allevamenti di animali al fine di fertilizzare i propri terreni, per presunto contrasto con gli artt. 25, secondo comma, e 117 della Costituzione, assumendosi che la Regione avrebbe legiferato in materia penale, come tale riservata alla competenza legislativa dello Stato;

Considerato che la materia disciplinata dalla norma censurata é prettamente amministrativa in quanto riguarda l'inquinamento del suolo di competenza della Regione e propriamente la determinazione delle fattispecie per cui occorre l'autorizzazione amministrativa e quelle che invece ne sono esenti e non importa alcuna modificazione nella configurazione del fatto-reato;

che il reato consiste invece nell'effettuazione o nel mantenimento degli scarichi senza autorizzazione;

che non sussiste la violazione della sfera di competenza esclusiva dello Stato in materia di sanzioni penali;

che, conseguentemente, la proposta questione deve essere dichiarata manifestamente infondata.

Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, secondo comma, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.

 

PER QUESTI MOTIVI

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale dell'art. 6, punto 3, lett. c), della legge della Regione Veneto 16 aprile 1985, n. 33, (Norme per la tutela dell'ambiente) sollevata, in riferimento agli artt. 25, secondo comma, e 117 della Costituzione, dal Pretore di Caprino Veronese con l'ordinanza in epigrafe.

Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 09/06/88.

 

Francesco SAJA - Francesco GRECO

 

Depositata in cancelleria il 23/06/88.