ORDINANZA N. 277
ANNO 1987
REPUBBLICA ITALIANA
In nome del Popolo Italiano
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori Giudici
Dott. Francesco SAJA , Presidente
Prof. Virgilio ANDRIOLI
Prof. Giovanni CONSO
Prof. Aldo CORASANITI
Prof. Giuseppe BORZELLINO
Prof. Renato DELL'ANDRO
Prof. Gabriele PESCATORE
Avv. Ugo SPAGNOLI
Prof. Francesco P. CASAVOLA
Prof. Antonio BALDASSARRE
Prof. Vincenzo CAIANIELLO
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nel giudizio di legittimità costituzionale del d.P.R. 27 giugno 1985, n. 350 ("Attuazione della direttiva, in data 12 dicembre 1977, del Consiglio delle Comunità europee n. 77/780 in materia creditizia, in applicazione della legge 5 marzo 1985, n. 74") in relazione agli artt. 367 e 358 del codice penale promosso con ordinanza emessa il 10 dicembre 1986 dalla Corte d'appello di Napoli nel procedimento penale a carico di Sansone Antonio iscritta al n. 54 del registro ordinanze 1987 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 13/1ø s.s. dell'anno 1987.
Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;
Udito nella camera di consiglio del 17 giugno 1987 il Giudice relatore Gabriele Pescatore.
Ritenuto che la Corte d'Appello di Napoli, con l'ordinanza indicata in epigrafe, ha sollevato questione di legittimità costituzionale, in riferimento all'art. 10 della Costituzione e in relazione all'art. 189 del trattato istitutivo della Comunità economica europea, del d.P.R. 27 giugno 1985, n. 350, nella parte in cui non prevede l'esclusione della qualifica di pubblico ufficiale e d'incaricato di pubblico servizio per i dipendenti degl'istituti di credito;
Considerato che nell'ordinanza di rimessione manca ogni motivazione in ordine alla rilevanza della questione, essendo omessa l'indicazione dei fatti di causa e dell'oggetto del giudizio a quo, nonché delle ragioni per cui tale giudizio non può essere deciso indipendentemente dalla risoluzione della questione sollevata;
che risulta, pertanto, eluso il disposto dell'art. 23, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, cosicché la questione va dichiarata manifestamente inammissibile.
PER QUESTI MOTIVI
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale del d.P.R. 27 giugno 1985, n. 350 ("Attuazione della direttiva, in data 12 dicembre 1977, del Consiglio delle Comunità europee n. 77/780 in materia creditizia, in applicazione della legge 5 marzo 1985, n. 74") sollevate, in riferimento all'art. 10 della Costituzione e in relazione all'art. 189 del trattato istitutivo della Comunità economica europea, con l'ordinanza indicata in epigrafe.
Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta il 3 luglio 1987
Il Presidente: SAJA
Il Redattore: PESCATORE
Depositata in cancelleria il 16 luglio 1987.
Il direttore della cancelleria: MINELLI