Ordinanza n. 49 del 1978
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ORDINANZA N. 49

ANNO 1978

 

 

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

 

composta dai signori Giudici:

Prof. Paolo ROSSI, Presidente

Dott. Luigi OGGIONI

Avv. Leonetto AMADEI

Prof. Edoardo VOLTERRA

Prof. Guido ASTUTI

Dott. Michele ROSSANO

Prof. Leopoldo ELIA

Prof. Guglielmo ROEHRSSEN

Avv. Oronzo REALE

Dott. Brunetto BUCCIARELLI DUCCI

Avv. Alberto MALAGUGINI

Prof. Livio PALADIN

Dott. Arnaldo MACCARONE,

ha pronunciato la seguente

 

 

 

ORDINANZA

 

 

nel giudizio di legittimità costituzionale degli artt. 651 e 668, terzo comma, del codice di procedura civile, promosso con ordinanza emessa il 22 maggio 1976 dal Pretore di Palermo, nel procedimento civile vertente tra Baio Umberto e Caruso Giovanni, iscritta al n. 612 del registro ordinanze 1976 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 307 del 17 novembre 1976.

 

Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

 

udito nella camera di consiglio dell'8 marzo 1978 il Giudice relatore Livio Paladin.

 

Ritenuto che, con ordinanza 22 maggio 1976, il Pretore di Palermo ha sollevato questione di legittimità costituzionale degli artt. 651 e 668 terzo comma del codice di procedura civile, nella parte in cui subordinano l'opposizione tardiva al preventivo deposito per il caso di soccombenza, con riferimento all'art. 24 della Costituzione.

 

Considerato che questa Corte ha già deciso la stessa questione, ritenendola non fondata con le sentenze 27 aprile 1963, n. 56, e 25 maggio 1963, n. 83, e manifestamente infondata con l'ordinanza 9 giugno 1964, n. 63; che nel corso dell'attuale giudizio l'art. 651 del codice di procedura civile é stato abrogato e l'art. 668 terzo comma del codice stesso é stato sostituito dalla legge 18 ottobre 1977, n. 793; e che, di conseguenza, si rende necessaria la restituzione degli atti al giudice a quo, affinché questi riesamini la rilevanza della proposta questione di legittimità costituzionale.

 

 

PER QUESTI MOTIVI

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

ordina la restituzione degli atti al Pretore di Palermo.

Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, l'11 aprile 1978.

 

Paolo ROSSI - Luigi OGGIONI - Leonetto AMADEI - Edoardo VOLTERRA - Guido ASTUTI - Michele ROSSANO - Leopoldo ELIA - Guglielmo ROEHRSSEN - Oronzo REALE -  Brunetto BUCCIARELLI DUCCI - Alberto MALAGUGINI - Livio PALADIN - Arnaldo MACCARONE

 

         Giovanni VITALE - Cancelliere

 

Depositata in cancelleria il 20 aprile 1978.