Ordinanza n. 67 del 1958
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ORDINANZA N. 67

ANNO 1958

 

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

composta dai signori Giudici:

Dott. Gaetano AZZARITI, Presidente

Avv. Giuseppe CAPPI

Prof. Tomaso PERASSI

Prof. Gaspare AMBROSINI

Dott. Mario COSATTI

Prof. Francesco PANTALEO GABRIELI

Prof. Giuseppe CASTELLI AVOLIO

Prof. Antonino PAPALDO

Prof. Mario BRACCI

Prof. Nicola JAEGER

Prof. Giovanni CASSANDRO

Prof. Biagio PETROCELLI

Dott. Antonio MANCA

Prof. Aldo SANDULLI,  

ha deliberato in camera di consiglio la seguente

 

ORDINANZA

 

nei giudizi di legittimità costituzionale dell'art. 156 del T.U. delle leggi di p. s. 18 giugno 1931, n. 773, promossi con due ordinanze del 19 dicembre 1956 del Pretore di Bologna rispettivamente nei procedimenti penali a carico di Zucchelli Giuseppe, e Orsoni Adelmo e Masotti Raffaele, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre 1957, n. 310, e del 25 gennaio 1958, n. 21, ed iscritte ai nn. 99 e 102 del Registro ordinanze 1957.

Ritenuto che nel corso dei procedimenti penali relativi alle menzionate ordinanze é stata proposta la questione di legittimità costituzionale dell'art. 156 del T.U. delle leggi di p. s. 18 giugno 1931, n. 773, in riferimento agli artt. 18, 21 e 39 della Costituzione;

Considerato che questa Corte con sentenza n. 2 del 16 gennaio 1957 ha dichiarato non fondata la questione sulla legittimità costituzionale delle norme di cui all'art. 156 del T.U. leggi di p. s. in relazione agli artt. 17, 18, 19, 21, 33, 39, 45 e 49 della Costituzione;

che non sono stati addotti nuovi motivi;

che non vi é ragione di discostarsi dalla precedente decisione;

Visti l'art. 26, comma secondo, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e l'art. 9 delle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale;

 

PER QUESTI MOTIVI

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale sollevata con le predette ordinanze del Pretore di Bologna e ordina la restituzione degli atti al medesimo.

Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 18 novembre 1958.

 

Gaetano AZZARITI - Giuseppe CAPPI - Tomaso PERASSI - Gaspare AMBROSINI - Mario COSATTI - Francesco PANTALEO GABRIELI - Giuseppe CASTELLI AVOLIO - Antonino PAPALDO - Mario BRACCI - Nicola JAEGER - Giovanni CASSANDRO - Biagio PETROCELLI Antonio MANCA - Aldo SANDULLI

 

Depositata in cancelleria il 1 dicembre 1958.